Parco Sommerso di Baia

Parco Sommerso di Baia

Nella baia di Pozzuoli, presso la piccola cittadina di Baia, esiste una vasta zona archeologica che molti identificano nel bellissimo Parco Archeologico delle Terme di Baia. Ma, oltre al parco Archeologico, c’è anche una particolarità che rende unica quella zona: negli anni a causa del fenomeno bradisismico il mare ha sommerso e conservato molti interessanti edifici del periodo romano.

 

In particolare nello specchio d’acqua compreso tra Punta Epitaffio e il promontorio del Castello di Baia, il fondo del mare, tra i 5 e i 7 metri sotto il livello, è pieno di lussuose ville ed edifici romani oggi sommersi a causa del bradisismo. La storia di questo splendido luogo sotterraneo “ricomincia” durante la II guerra mondiale:negli anni ’40 attraverso delle foto aeree venne trovato nello specchio antistante il lago Lucrino l’area archeologica sommersa del Portus Julius.

 

Ma bisognò aspettare gli anni ’60 per l’avvio della prima campagna di rilevamento archeologico subacqueo e per la redazione della prima carta archeologica della città sommersa di Baia. Furono trovati, nei pressi di punta Epitaffio a circa -6 mt di profondità, una strada basolata, fiancheggiata da edifici che si aprivano su di essa, ed uno di loro si rileverà due decenni dopo, il ninfeo dell’imperatore Claudio. Proseguendo verso il largo vennero trovati altri resti di strutture protese sul mare mediante gettate cementizie pertinenti alla parte a mare della villa dei Pisoni ed infine, a circa 400 mt dalla costa, alcuni piloni in calcestruzzo, le Pilae, che fecero comprendere l’individuazione dell’antica linea di costa.

 

Per la cronica mancanza di fondi tutto tacque fino al 1969 quando, a seguito di una mareggiata, affiorarono davanti Punta Epitaffio due sculture di eccellente qualità ancora al loro posto nell’abside di un edificio rettangolare (il Ninfeo).

baiasommersa@yahoo.it

Via Lucullo, 94

Bacoli